La posta del “cuore” del mafioso latitante

Libera traduzione di” Feared Mafia Fugitive Played Agony Aunt“, di Michael Day da Milano, sabato 18 Dicembre 2010

 

Una delle figure più temute della mafia siciliana, oltre a vantarsi della propria ars amandi abilità, elargiva consigli ai suoi tirapiedi circa la loro vita amorosa.

In base a quanto emerso  dai documenti sequestrati la scorsa settimana dalla polizia italiana, Sandro Lo Piccolo, figlio dell’ex capo supremo di Cosa Nostra, Salvatore Lo Piccolo, oltre ai quotidiani ordini relativi ad estorsioni e malversazioni, forniva esplicite dritte di condotta sessuale ai suoi seguaci.

Lo Piccolo junior e suo padre vennero catturati due anni fa in un paesino siciliano.  Sandro Lo Piccolo era stato latitante per un decennio e, come suo padre, condannato all’ergastolo in contumacia.

Ma pur essendo uno dei latitanti più ricercati d’Italia, 10 pagine di appunti trovati dagli investigatori dimostrano come Lo Piccolo junior avesse tutto il tempo di gestire la posta del cuore del clan.

“Sono lieto di rispondere alle vostre [lettere] del 20 settembre … le avventure erotiche, come avete l’ardire di chiamarle, sono una filosofia … o è solo una filosofia con la lingua e il dito a cui tutti voi dovete ricorrere? Mio caro amico, una donna ha bisogno di qualcosa di più. Mi dispiace che tu l’abbia lasciata insoddisfatta “, così recita una nota, in un esplicito riferimento alla inadeguatezza del sesso manuale e orale a soddisfare una donna. Lo Piccolo junior,  nel consigliare all’esponente del clan che l’amante ha bisogno invece di un maschio membro “ferreo”, si rivela anche altruista accennando l’offerta del suo: “Sono qui”, aggiunge la nota.

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