Su Berlusconi, donne e uomini in cucina e parchi eolici

Nonostante tutto, Silvio Berlusconi è ancora in sella. Il suo segreto? ha “il sole in tasca”

Sul migliore tra i venditori, su donne e uomini in cucina e parchi eolici

traduzione di “Berlusconi – the master salesman” di Alexander Chancellor, per il Guardian, 11/02/2011

Qualunque altra cosa sia  Silvio Berlusconi, è innegabile sia il migliore tra i venditori.

Nel costruire il suo impero mediatico, molto tempo prima di aver solo pensato di entrare in politica, aveva già dettato regole stringenti per il team responsabile della vendita degli spazi pubblicitari per i suoi canali televisivi italiani.

Avere, come lui, “il sole in tasca”; essere miscela esplosiva di ottimismo e cortesia; vietato fumare, banditi i capelli lunghi, barba o baffi; respiro fresco e cuoio capelluto esente da forfora; mai togliersi la giacca con un cliente, mai una ventiquattrore sulla scrivania.

Soprattutto, la stretta di mano: mai sudata.

Con queste istruzioni, i suoi promotori lo hanno prima reso l’uomo più ricco d’Italia, con una fortuna (la stima risale a 10 anni fa) di circa 8 miliardi di sterline (oltre 11 miliardi di euro), e poi ne hanno consacrato il successo di leader  portandolo alla guida del popolo italiano, in carica da così lungo tempo che solo Mussolini, fino a adesso, è durato di più.

Nonostante tutto,

Berlusconi ha ancora il sole in tasca.

Il risultato è stato raggiunto costruendo la figura di un Berlusconi – in contrasto con lo squallore dei politici corrotti che lo avevano preceduto – dalla reputazione di uomo pulito, onesto e – come Margaret Thatcher in Gran Bretagna – in grado di liberare i cittadini dal peso morto dei balzelli di stato e della burocrazia, inaugurando quella che sarebbe dovuta essere una nuova Era, con una azione di Governo efficiente e in grado di  ascoltare le istanze dei cittadini.

Nonostante le pesanti accuse – che vanno dall’abuso d’ufficio, corruzione, ed  evasione fiscale alla collusione con la mafia (passando per quelle relative al “bunga bunga” – giochi di sesso con teen- più o meno – agers ) – la sua reputazione, sorprendentemente, non sembra del tutto rovinata.

Nonostante tutto, Berlusconi ha ancora il sole in tasca.

Presenziando ai raduni politici, si presenta sempre speranzoso, fiducioso, e “a cavallo”. Respinge tutte le accuse contro di lui come meschine manovre politiche di una Sinistra triste.

Niente sembra valere la mole di prove raccolte da polizia e pm, i sondaggi mostrano che il 30% degli italiani sono d’accordo con lui, vittima di ingiusta persecuzione giudiziaria.

In Gran Bretagna, probabilmente

sarebbe malvisto soltanto per la sua ricchezza,

ma in Italia funziona al contrario.

I sondaggi mostrano anche una pesante caduta di popolarità a causa dei recenti scandali sessuali eppure, appostato al 28,6%,  rimane davanti a qualsiasi altro leader di partito e la sua coalizione di governo è al 39,5% di gradimento, alla pari con la coalizione d’opposizione di sinistra. Cameron e Clegg ne sarebbe molto felici, se fosse vero anche per loro.

Una larga maggioranza ritiene che Berlusconi dovrebbe farsi interrogare dai pm milanesi (a cui si è per ora sottratto perché – a detta del premier – prevenuti contro di lui e, comunque, carenti in giurisdizione sul caso) eppure, nonostante questo, la maggioranza degli italiani non crede che il suo tempo di Presidente del Consiglio stia volgendo al termine.

Solo il 13% ritiene che l’accusa d’aver pagato per fare sesso con una prostituta minorenne porrà termine alla sua carriera, mentre il 26% pensa che l’intera vicenda sia una tempesta in un bicchier d’acqua che sarà dimenticato nel giro di qualche giorno.

Un ulteriore 24% si aspetta l’effetto boomerang contro un’opposizione attualmente disordinata, il che dovrebbe migliorare il rapporto fra Berlusconi e l’elettorato.

Durante le mie visite in Italia, sono rimasto basito da quanto Berlusconi sia ancora ammirato. Potrà pure essere caduto in disgrazia tra molte donne e cattolici, ma alla maggior parte degli uomini, quelli di sinistra esclusi, sembra piacere ancora abbastanza.

In Gran Bretagna, probabilmente sarebbe malvisto soltanto per la sua ricchezza, ma in Italia funziona al contrario.

Lodato per aver dato lavoro a migliaia di persone nel suo impero mediatico, le sue ricchezze sono considerate come la garanzia che governerà nell’interesse nazionale, anziché il suo.

Se Blair e Reagan erano leader “Teflon” (bravi a sfuggire a problemi legali e a stare in sella), Berlusconi è sicuramente in una classe tutta sua.

Donne e uomini in cucina

Un amica e vicina di casa, ottima cuoca, mi diceva l’altro giorno che lei odia cucinare e che, secondo lei, molte altre donne la pensano come lei.

Trovo difficile capire perché qualcuno dovrebbe odiare fare qualcosa in cui riesce particolarmente bene, ma pare proprio così.

Un uomo che cucina bene,

o semplicemente cucina,

è considerato una rarità …

La ragione è che quello di cucinare è un lavoro duro e la fatica, nel caso delle donne, è poco apprezzata.

Le donne, dice, sono considerate come nutrici di natura e buone per lavori domestici. Ci si aspetta siano buone cuoche, e se no, fallite.

Per gli uomini è il contrario. Un uomo che cucina bene, o semplicemente cucina, è considerato una rarità e quindi eccezionale.

Mi viene in mente che mio padre una volta ricevette un caloroso applauso per aver bollito un uovo.

Un vento malato

Ho ricevuto critiche da parte di alcuni lettori del Guardian per essermi opposto ad un progetto di parco eolico alle porte del mio Northamptonshire.

Il fatto è che dovrebbe sorgere accanto a due edifici Inigo Jones – di cui io sono il custode – e comprendo che la mia opinione possa “sapere” di abuso di posizione privilegiata e di indifferenza egoista rispetto ad un interesse collettivo.

Ma il mio punto di vista circa gli edifici, che sono aperti al pubblico, è che sarebbe incoerente, da parte del governo, agevolarne il restauro mentre si sovvenziona la rovina del ambiente rurale circostante .

… sarà il povero a sovvenzionare

gli enormi profitti dei proprietari terrieri e le società di energia,

pagando bollette ancora più salate.

Sia come sia, le questioni sulle centrali eoliche sono di gran lunga più importanti e profonde rispetto ai loro potenziali effetti su qualsiasi edificio storico, e una di quelle è se sia una buona idea per ridistribuire la ricchezza dai poveracci ai ricchi.

Perché sarà proprio il povero a sovvenzionare gli enormi profitti dei proprietari terrieri e le società di energia, pagando bollette ancora più salate.

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